Napoli, 03/01/12 – Commercianti sul piede di guerra contro la norma contenuta nel decreto monti che apre la strada alla totale liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi. Il provvedimento nell’ottica del governo ha l’obiettivo di aiutare i consumi grazie alla disponibilità no stop dei prodotti. Ma per gli esercenti l’obiettivo è fallito in partenza, poiché non c’è alcuna correlazione tra apertura dei negozi, aumento della spesa e maggiore occupazione. Dunque nessun rilancio dei consumi ma anzi aggravio delle spese, dovuto in primis al costo del lavoro dipendente, senza nessun beneficio nella concorrenza e nella qualità dei servizi offerti. Il sempre aperti si scontra con la CONFCOMMERCIO che intanto annuncia la verifica di costituzionalità del nuovo provvedimento, già definito anti costituzionale. In realtà, sostengono dall’associazione i commercianti non sono contro la norma in toto ma solo contro la completa deregolamentazione della versione italiana di una abitudine europea invece collaudata. In altri paesi infatti viene comunque salvaguardato il principio dell’apertura per deroga nelle giorni domenicali e festivi. Senza regole, invece, sostengono i negozianti si rischia di rinunciare al diritto al riposo e alla vita familiare e in alcuni casi si rinuncia all’attività commerciale stessa. Infine, c’è il problema della sicurezza e dell’ordine pubblico che spingono gli acquirenti a concentrare lo shopping solo in determinati orari. Insomma, per gli addetti ai lavori gli orari fai da te sono un flop in partenza che alcuni hanno già definito un vero e proprio bluff del governo.
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